Il prossimo 22 settembre, l’Italia si prepara a una mobilitazione nazionale: USB ha proclamato uno sciopero generale di 24 ore in solidarietà con il popolo di Gaza. Oltre 60 manifestazioni saranno convocate in città grandi e piccole, coinvolgendo lavoratori e lavoratrici di tutti i settori pubblico e privato per chiedere la fine delle violenze, il rispetto del diritto internazionale e una presa di posizione più forte da parte delle istituzioni verso le sofferenze civili.

Fra i settori interessati ci sono i trasporti, la scuola, la logistica, le fabbriche. USB insieme all’appello lanciato dai portuali chiama tutti a reagire contro quello che definisce “il silenzio complice” dei governi occidentali. Manifestazioni programmate da Nord a Sud, con concentramenti in luoghi simbolici: piazza dei Cinquecento a Roma, piazzale Cadorna a Milano, piazza Carlo Felice a Torino, piazza Maggiore a Bologna. In molte città le autorità stanno predisponendo piani di sicurezza per garantire ordine pubblico.
Lo sciopero rischia serie ripercussioni anche sui servizi pubblici: mezzi di trasporto urbano e regionale, treni, scuolabus potrebbero subire interruzioni o modifiche. Alcune aziende hanno già annunciato fasce di garanzia, ma la mobilitazione punta a essere forte, ampia e visibile. L’obiettivo non è solo protestare, ma rendere concreto il richiamo di migliaia di persone che chiedono giustizia, pace e azione diplomatica.


