La situazione a Gaza peggiora di ora in ora: secondo le Nazioni Unite, 23.000 donne sono senza assistenza sanitaria e circa 15 bambini nascono ogni giorno senza cure mediche. Le bombe colpiscono anche i civili in fuga: oltre 400.000 persone sono state costrette ad abbandonare Gaza City.
Le parole del ministro israeliano Smotrich, che ha definito il conflitto una “miniera d’oro”, hanno sollevato indignazione internazionale. Intanto, l’Unione Europea valuta sanzioni contro Israele, ma i passi avanti sono lenti e richiedono l’accordo unanime dei 27 stati membri.
L’ONU ha lanciato un appello urgente: proteggere i civili non è un’opzione, è un dovere del diritto internazionale umanitario. La comunità globale deve agire con responsabilità, perché ogni giorno senza tregua si traduce in nuove vite spezzate e in una catastrofe umanitaria senza precedenti
